Emozioni di Viaggio
Itinerari su Due Ruote
Natura, Castelli e Borghi su emozionanti e suggestivi passi appenninici e sali scendi collinari
In fondo al cuore esiste quella voglia di libertà che ogni tanto ti assale, quel desiderio di “staccare la spina” e vivere con tempi e ritmi che sono solo tuoi, con il mondo che scorre sotto le ruote e spesso si fissa come il fermo immagine di un fotogramma…
Le due ruote che aspettano, la mente già sogna, giusto il tempo di organizzare il bagaglio adatto ad un fine settimana nella nostra provincia, alloggiando in una dimora storica a pochi passi dal Castello di Torrechiara: la prima tappa del viaggio
I dolci sali e scendi dei colli di Parma, le stradine che si snodano tra le culture agricole e i borghi medievali sono un orizzonte ottimale per abbandonarsi, immersi nella natura di un paesaggio senza tempo.
La maggior parte delle volte il percorso è più importante della meta. L’attesa, l’emozione, il fantasticare sulle bellezze dei luoghi che si vogliono raggiungere, la pianificazione del percorso sono tutte sensazioni che si riferiscono al percorso e non alla destinazione finale.
Le colline parmensi, oltre alle delizie del palato, offrono la presenza di numerosi castelli e borghi ben conservati e la possibilità di configurare itinerari vari e ricchi, attraverso i buoni collegamenti con le vicine province di Reggio Emilia e Piacenza, raggiungendo i tanti passi appenninici che, anche in giornata, vi condurranno fino al mare della Luguria o della Toscana, evitando il caldo e il traffico dell’autostrada.
Praticamente dove ti giri, soprattutto verso la collina, si palesa uno scorcio da immortalare. Molte di queste testimonianze storiche sono fuori città, situati perlopiù a ridosso di parchi naturalistici, lontano dalle mete del turismo di massa; i Castelli compresi dei “Parchi e i Castelli del Ducati di Parma e Piacenza” vanno conquistati, meglio se in sella ad una due ruote che si tratti di una vespa o uno
La maggior parte delle volte il percorso è più importante della meta.
L’attesa, l’emozione, il fantasticare sulle bellezze dei luoghi che si vogliono raggiungere, la pianificazione del percorso sono tutte sensazioni che si riferiscono al percorso e non alla destinazione finale. scooter o di una moto.
Naturalmente ci sono modi e modi per arrivare in un luogo.
Si può volare alti nel cielo ammirando tutto come fossimo sulle ali di un uccello, ma non distingueremmo più le strade, i paesi i profumi; Si può viaggiare sulle autostrade chiusi nel proprio abitacolo insonorizzato, proprio come in una navicella spaziale, ma saremmo isolati anche da ciò che accade fuori… la Vespa è uno dei tanti modi per per godersi il viaggio su due ruote senza perdersi il gusto del viaggio.
Antica, moderna , restaurata e colorata, la Vespa è un classico per i piccoli e medi spostamenti; simbolo del design e della storia italiana, questo particolare oggetto rappresenta infatti un modo del tutto diverso di viaggiare.
Da queste parti, le due ruote sono sacre, tanto quanto il cibo. Se andate a cena a casa di un emiliano, sappiate che è più facile che possa mancare una brocca d’acqua piuttosto che del vino lambrusco o del buon affettato, oltre ovviamente al prodotto più rappresentativo del territorio del Ducato di Parma e Piacenza, cioè il Parmigiano Reggiano.
Una terra dove lo sguardo spazia e che si lascia scoprire lentamente, tra cascine, borghi e castelli, con i campanili che spuntano dietro le colline.
Le valli dei quattro fiumi che segnano la provincia, croce e delizia delle genti di questa terra ricca di tradizione, di storie di nobiltà e di castelli che ancora risuonano dei nomi dei loro antichi signori.
Una serie diversificata di itinerari, all’insegna della natura e del silenzio con la possibilità di organizzare viste guidate, in alcuni dei parchi naturalistici e/o riserve naturali dell’Appenino Tosco-Emiliano, per unire il piacere di viaggiare alla scoperta degli aspetti più intimi e peculiari del territorio, ammirando esempi rari esempi di flora locale e avvistare qualche cerbiatto.
PRIMA TAPPA PROPOSTA
I Boschi di Carrega, vero gioiello della flora e della fauna territoriale. Si consiglia di raggiungere il Centro Renzo Levati e di usufruire delle visite guidate al Casino dei boschi.
SECONDA TAPPA PROPOSTA
L’antica Corte di Giarola, dal latino “luogo ghiaiato”, per la sua posizione sul fiume, oggi ospita la sede degli uffici del Parco del Taro. E’ stata monastero benedettino delle monache di San Paolo e, al suo interno, si trova la chiesa di San Nicomede di origine romanica. Il luogo ideale per accogliere il Museo del Pomodoro e il Museo della Pasta
TERZA TAPPA PROPOSTA
Parco dei Cento Laghi. Il percorso scorre veloce, anche se l’andatura è molto blanda, lungo la strada SP 665; attraversiamo prima Sala Baganza, poi Felino, quest’ultimo conosciuto per l’ottima produzione di salame, successivamente Langhirano, anche questo famoso per la lavorazione dei prosciutti. Qui vale la pena fermarsi e visitare il Castello di Torrechiara. Di nuovo in sella, ma da questo punto in poi la strada cambia faccia, le corsie di marcia si restringono, il percorso diventa più collinare, circondati da montagne verdeggianti e boschi di castagno, una delle grandi risosrse storiche di questi luoghi, rispettati anche dai turisti.
I chilometri vengono “macinati” con piacere, poco traffico, tante curve, mai troppo impegnative e un manto stradale abbastanza buono, fino al Passo del Lagastrello, dove si ha la possibilità di svalicare verso la Lunigiana e quindi la costa o di avventurarsi alla volta del Passo del Cerreto e la Pietra di Bismantova, in territorio Reggiano.
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